Anni 1946-1957 (4/12)
“Brasileirinho” è il titolo della composizione più famosa di Waldir Azevedo, massima espressione del cavaquinho, piccolo strumento di sole quattro corde dal quale però riesce a ricavare un suono straordinario. La canzone nasce per suggerimento di un suo cugino, un ragazzino di dieci anni, che giocando con un cavaquinho con una corda sola gli chiede di inventare una musica da poterci suonare, nasci così la prima parte di questo choro.
La canzone acquista presto popolarità, anche grazie al fatto che diversi candidati politici scelgono di usarla come sottofondo musicale per la loro propaganda elettorale, lanciando la sua carriera di compositore e musicista, restando un brano da suonare obbligatoriamente in ognuno dei suoi spettacoli, fino a quando un grave incidente alla mano gli impedì per sempre di esibirsi, ma ormai si può dire che nessuno spettacolo di choro si può considerare veramente completo se non comprende questa composizione, generalmente alla conclusione.
Un paio di anni dopo, il suo brano “Delicado”, nato come lato “B” del suo choro “Ve Se Gostas”, segnerà i record di vendita dell'era dei 78 giri estendendo il suo successo anche all'estero.
Nell'ambito dello choro continua a brillare la stella di Jacob do Bandolim, massimo virtuoso dello strumento e autore di numerosi brani entrati nel repertorio classico di ogni buona formazione di choro.
Riferimenti multimediali:
1)
1949 – Brasileirinho (choro) Waldir Azevedo
2) 1951 – Delicado (baiao) Waldir Azevedo
3) 1951 – Pedacinhos do Céu (choro) Waldir Azevedo, Miguel Lima – Ademilde Fonseca
4)
1957 – Noites Cariocas (choro) Jacob do Bandolim
5) Una versione recente di Noites Cariocas interpretata da Hamilton de Holanda e Rogerio Caetano
6) Una versione recentre di Brasileirinho interpretata dal Conjunto Epoca de Ouro